E’ morto da poco il grandissimo Luciano De Crescenzo e solo ora ho ripensato a una delle sue tante massime, utili a capire meglio la filosofia, ma soprattutto sé stessi.
Lui divideva gli esseri umani tra quelli che erano come un punto esclamativo e quelli che erano come un punto interrogativo. I punti esclamativi erano quelli che avevano certezze incrollabili: seguono una religione, un ideale o anche solo una fede calcistica e non hanno mai dubbi sulle proprie affermazioni – il che li porta automaticamente a detestare chi afferma il contrario. Gli altri, invece, avevano sempre delle incertezze, ma non perché non facessero scelte, più perché erano sempre disposti a mettere in discussione quello che pensavano. Potevano sembrare meno forti e decisi, ma erano proprio i punti interrogativi a essere veri uomini di cuore, perché sarebbero sempre stati aperti al dialogo e al compromesso.
Mi sento tanto punto interrogativo quando vedo in continuazione, su ogni tipo di social, gente che emette sentenze sotto forma di modi di dire e proverbi. “La saggezza popolare”… ha funzionato talmente tanto che non sono mai mancate guerre e contrasti. “Fai come ti fanno, che non è peccato”, “Tanto chi parla da dietro sta solo scoppiando d’invidia”… Sicuri voi? Io ho il dubbio.